Pittore umbro, nasce a Todi nel 1944 è uno degli artisti italiani del Novecento più apprezzati.
Si occupa di arte, ma alterna anche differenti progetti come design di interni, senza scordare la sua collaborazione nello studio di Piero Dorazio. Ha lavorato sia in ambito materico-gestuale sia in ambito concettuale con le tipiche opere monocromatiche estroflesse. Amadio supera la bidimensionalità e conferisce importanza allo spazio ed alla materia. Le sue opere non presentano squarci o lacerazioni, bensì seguono linee morbide che solcano la tela come orme, passaggi di un qualcosa che scandisce il passare del tempo; tempo e spazio quindi coesistono in queste grandi tele monocrome. La tecnica usata è sicuramente ispirata alle correnti novecentesche, ma è soprattutto frutto di una ricerca e sperimentazione personale; il colore, elemento fondamentale, costituisce l’ultimo passaggio del processo creativo e viene applicato usando resine e tinte a base di gomma di caucciù, molto elastiche e adatte a conformarsi alle tele. Amadio è diventato uno degli artisti contemporanei più interessanti e riconosciuti sia in Italia che all’estero.

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