
Artista toscano nato a Orbetello nel 1967,
fa del suo "Mondorondo" il fulcro artistico e produttivo del momento. Mondorondo è un luogo immaginario dove si muovono personaggi iconici come Centòmini, Mister Phil, Dixie, Rebblu e Squalogatto, dove tutto è fantasia e niente è violenza. Questa terra stravagantemente mitologica nasce dalle canzoni degli anni Settanta, sulle note di Loi e Altomare, Drupi, Rino Gaetano; si alimenta delle gesta di leggendarie figure, quelle che insaporiscono i racconti e le notti di tutte le città, di tutti i bar, di tutte le compagnie. I veri “personaggi”, insomma… quelli che ogni frase potrebbe essere il titolo di qualcosa, di una canzone, una ricetta come di un romanzo d’appendice. Roncarà delinea le sue figure con contorni neri marcati e robusti, le linee nere diventano veri esoscheletri di pensieri, sostengono i personaggi, sono impalcature buffe e iridescenti, derivano da sogni e idee, da ritornelli di canzoni cantati all’alba, dopo aver fatto le ore piccole al bar sotto casa. Lui crede fortemente negli accostamenti cromatici inusuali e nel tratto maschio e nero che li separa. Da qualche anno ha incontrato il mondo della scultura, collabora con importanti aziende di moda, accessori, design e arredamento. Disegna, sforna torte e dipinge nella sua unica e vera città “eterna” Montecatini Terme.
fa del suo "Mondorondo" il fulcro artistico e produttivo del momento. Mondorondo è un luogo immaginario dove si muovono personaggi iconici come Centòmini, Mister Phil, Dixie, Rebblu e Squalogatto, dove tutto è fantasia e niente è violenza. Questa terra stravagantemente mitologica nasce dalle canzoni degli anni Settanta, sulle note di Loi e Altomare, Drupi, Rino Gaetano; si alimenta delle gesta di leggendarie figure, quelle che insaporiscono i racconti e le notti di tutte le città, di tutti i bar, di tutte le compagnie. I veri “personaggi”, insomma… quelli che ogni frase potrebbe essere il titolo di qualcosa, di una canzone, una ricetta come di un romanzo d’appendice. Roncarà delinea le sue figure con contorni neri marcati e robusti, le linee nere diventano veri esoscheletri di pensieri, sostengono i personaggi, sono impalcature buffe e iridescenti, derivano da sogni e idee, da ritornelli di canzoni cantati all’alba, dopo aver fatto le ore piccole al bar sotto casa. Lui crede fortemente negli accostamenti cromatici inusuali e nel tratto maschio e nero che li separa. Da qualche anno ha incontrato il mondo della scultura, collabora con importanti aziende di moda, accessori, design e arredamento. Disegna, sforna torte e dipinge nella sua unica e vera città “eterna” Montecatini Terme.